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Appunti per uno sguardo teatrale su Tina Modotti

Di Valentina Acca e Bianca Feola 
Pubblicato dalla casa editrice “Editoria & Spettacolo”

Era autunno e andai a una sua mostra: rimasi folgorata dalla produzione fotografica di Tina Modotti.
Incomincia a documentarmi sulla sua vita avventurosa e enigmatica e ne parlavo con mia madre Bianca che ben presto si appassionò quanto me alla storia di questa grande artista.

Riannodando i fili della sua esistenza è nato un monologo ambientato in un luogo e in un momento imprecisato in cui prendono vita soprattutto le emozioni di Tina. I ricordi la incalzano e lei rivive sé stessa e gli eventi che hanno segnato la sua vita. L’ordine dei ricordi non è cronologico né rigidamente biografico ma segue l’andamento altalenante di un flusso di coscienza, si alterna e talvolta si confonde con il presente. 

Sì, la fotografia è violenta. Come lo zucchero.
E ti ruba l'anima